Nella Design Guide #7 approfondiamo le tecniche di stampa più utilizzate nel settore del packaging. L’evoluzione della stampa nel tempo è stata guidata da incremento di velocità e qualità, rispondendo ad esigenze di mercato e mettendo alla prova i sistemi industriali. Di seguito approfondiamo le principali tecnologie di stampa per la produzione di luxury bag.
La litografia offset è una tecnica di stampa che prevede il trasferimento indiretto di un’immagine su un supporto cartaceo.
Questo avviene attraverso un complesso sistema di rulli che consentono il trasferimento dell’inchiostro dalla lastra litografica ad un cilindro gommato e successivamente al supporto cartaceo.
Il meccanismo indiretto consente un’applicazione uniforme dell’inchiostro sulla superficie del supporto, garantendo risultati di stampa di alta qualità anche con alte velocità di stampa.
Il processo di trasferimento avviene grazie al fenomeno di repulsione chimica tra acqua e inchiostro. I grafismi marcati sulle lastre litografiche vengono resi lipofili, cioè attraggono l’inchiostro, mentre le restanti aree idrofile accettano l’acqua e respingono l’inchiostro, evitando la trasferimento di immagini indesiderate sul supporto. Questo principio fondamentale permette di ottenere un’immagine nitida e dettagliata.
La resa delle immagini avviene tramite la sovrapposizione dei retini di stampa che combinati tra loro creano l’impressione di un’immagine a tono continuo. Questa tecnica consente di riprodurre una vasta gamma di colori e sfumature con grande precisione. La litografia offset è particolarmente adatta per la stampa di grandi tirature grazie alla sua efficienza e capacità di mantenere una qualità costante nel tempo.
Tuttavia, poiché utilizza inchiostri acquosi, è necessario utilizzare supporti specifici, con controllato grado di assorbenza affinché l’inchiostro si fissi correttamente sulla superficie senza sbavature o trasferimenti. Inoltre può gestire supporti di spessori differenti a seconda della macchina da stampa utilizzata.
La stampa serigrafica è una tecnica che utilizza come matrice di stampa un telaio di tessuto in poliestere, (originariamente realizzato in seta). Il processo di preparazione della matrice necessita della copertura del telaio con una gelatina fotosensibile.
Quando sottoposta a luce UV, questa gelatina si indurisce nelle aree esposte, creando una matrice negativa dell’immagine grafica desiderata.
La riproduzione dell’immagine avviene facendo passare un inchiostro viscoso attraverso le maglie del tessuto mediante l’uso di una spatola chiamata racla. Questo permette all’inchiostro di trasferirsi sulla superficie del materiale di stampa, seguendo il disegno definito dalla matrice.
È importante notare che la stampa serigrafica è una tecnica monocromatica, il che significa che è necessaria una matrice separata per ogni colore da stampare.
Uno dei vantaggi distintivi della serigrafia rispetto ad altre tecniche di stampa è la possibilità di scegliere tra una vasta varietà di inchiostri, consentendo di ottenere effetti unici e di grande valore decorativo.
È anche possibile controllare lo spessore dell’inchiostro depositato, aprendo ulteriori opportunità creative. Nonostante sia una tecnica più lenta rispetto alla stampa offset, la serigrafia offre una flessibilità notevole in termini di supporti stampabili. Può essere applicata su una vasta gamma di materiali, tra cui carta, tessuto, vetro, pelle e metallo.
La stampa a secco è una tecnica che crea effetti di rilievo o bassorilievo su un supporto senza l’impiego di inchiostro, sfruttando l’azione meccanica di uno stampo metallico denominato clichè.
La tecnica si basa sull’applicazione di una forte pressione sul supporto selezionato. Questa pressione causa una deformazione delle fibre in modo permanente. Esistono supporti a fibra morbida particolarmente indicati per questa lavorazione. Le carte più legnose possono tendere a spaccare per via della pressione, per questo vanno accuratamente misurati spessori e tolleranze.
Il macchinario principale utilizzato per la stampa a secco comprende una matrice metallica (cliché) con il disegno inciso e, nel caso dell’emboss, anche una contromatrice.
La stampa a secco è spesso impiegata nella produzione di coordinati di pregio, luxury packaging e editoria di alta qualità, conferendo un tocco di eleganza e raffinatezza ai materiali stampati. Un vantaggio della stampa a secco è la sua versatilità, poiché può essere combinata con altre tecniche di stampa, come l’offset e la serigrafia. Questa combinazione consente di ottenere risultati unici e innovativi, arricchendo ulteriormente il design e l’aspetto dei prodotti finali. Quando questa tecnica viene applicata secondariamente ad altri processi di stampa, viene comunemente considerata una “nobilitazione”.
La stampa a caldo ha una meccanica molto simile a quella a secco, ma l’aggiunta del calore consente il trasferimento termico di speciali film sintetici o metallici sul supporto cartaceo. Nel processo di stampa a caldo, il macchinario adoperato è dotata di un cliché, di solito realizzato in zinco o bronzo, che viene inciso con la grafica predisposta, creando una superficie a rilievo che genererà il trasferimento controllato del film (in inglese foil). Durante l’esecuzione il cliché viene riscaldato e posizionato in prossimità del supporto cartaceo. Attraverso l’applicazione combinata di pressione e temperatura viene impressa la pellicola.
L’ampia varietà di foil applicabili consente di spaziare tra effetti di lucentezza, metallizzazione, olografici e trasparenze altrimenti non realizzabili mediante inchiostri tradizionali. Quando questa tecnica viene applicata secondariamente ad altri processi di stampa, viene comunemente considerata una “nobilitazione”.
Nella produzione di luxury bag le diverse tecniche di stampa possono essere impiegate in modo autonomo o combinato, per ottenere risultati creativi differenti e mescolare effetti visivi con aspetti tattili e tridimensionali.
La stampa offset è particolarmente indicata se la shopping bag è realizzata con carta usomano o patinata di base neutra. In tal caso è possibile stampare immagini o fondi con rese differenti a seconda del supporto impiegato. La stampa offset può prevedere un passaggio di lucidatura a zone (drip-off) che crea interessanti effetti di brillantezza, con finiture lucide, opache o buccia d’arancia a seconda del tipo di vernice impiegata.
Qualora si volessero ottenere risultati ancor più sorprendenti, può essere aggiunto un passaggio serigrafico attraverso cui la verniciatura può assumere discreti spessori ed avere un aspetto tattile molto pronunciato. Oppure possono essere effettuati trattamenti con inchiostri serigrafici particolari per avere superfici floccate, superfici olfattive, superfici glitterate o trattamenti metallici. In alternativa alla serigrafia, la stampa offset può essere nobilitata con una impressione a caldo utilizzando lamine metalliche oppure lamine semitrasparenti che si sovrappongono alla stampa. Infine marchi o dettagli possono essere impreziositi con l’applicazione di un rilievo a secco.
Se il supporto base della shopper è una carta tinta in pasta o una carta con particolari goffrature, il motivo grafico può essere stampato in serigrafia, con eventuali passaggi di stampa a caldo o rilievo a secco per nobilitare il prodotto finito. La serigrafia è particolarmente indicata per motivi al tratto o testi di grandi dimensioni.
Se volessimo ottenere raffinati effetti ton-sur-ton potremmo decidere di applicare una texture a rilievo (emboss o deboss) ed evidenziare dettagli con l’applicazione di un foil in alcune zone.
Le possibili combinazioni sono pressoché infinite e si possono ottenere effetti creativi molto differenti dalla sovrapposizione delle varie tecniche. L’affidabilità del partner e l’esperienza nel luxury packaging sono fondamentali per ottenere risultati accurati nonostante il grande incremento della complessità produttiva. Il video al seguito mostra una sovrapposizione di stampa offset in quadricromia con aggiunta di pantone metallico, lucidatura drip-off da un lato e pattern serigrafico tridimensionale dall’altro.
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